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Utente eliminato
Pubblicata il 14/09/2021
Dando voce a mio padre... la poesia più lunga che ho scritto.
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Corri, figlia mia corri,
che il tramonto aspetta
i capelli tuoi folti e lucenti

in fondo
l’hai avuto un lago coperto di ninfee
e quello con le isole posate sull’acqua

hai avuto i campi del tabacco,
e quelli del riso con gli aironi piccoli e bianchi

ora vivi
tra il silenzio dei colli e un sole rosso

impasti i giorni
e cuoci il pane,
scartando la mollica
perché a noi due piace
la crosta anche se frantuma il cuore

non smettere di correre, figlia mia,
anche se il canto del gallo
ha ovunque la stessa voce
con il battacchio che segna le ore

corri, mia diletta, come non ho mai corso io
e non importa se mai nascerà per te l’amore,
verrò io sempre a cercarti, come unico uomo
che t’abbia amato cosi come sei...
figlia del mio stesso vento.
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Questa è vera gioia . Brava.

il 14/09/2021 alle 13:08

Semplicemente stupenda nata e cresciuta in un cuore immenso, non di questo mondo, brava, brava, brava

il 15/09/2021 alle 09:20

Piacevole testo che ha saputo toccare le corde di un'anima depressa...facendole risalire in superficie la certezza che ancora esistono veri poeti...

il 15/09/2021 alle 11:03

Bellissima poesia Lara. Complimenti.

il 15/09/2021 alle 11:56