Nugoli di memorie antiche
velo scomposto
in angoli di Cielo
nascondendo si spande
dissipa l’ombra
di notti nel petto
Incedo.
Pellegrina fra incastri di Tempo
frantumerò tramonti
abbraccerò albe
avrò il mio cuore di farfalla
nutrito da crisalidi di seta
in puro nettare
e
cullato al soffio dell’aurora
dalle rosate mani di rugiada
non cercherò spiragli o scorciatoie
nell’astruso sentiero di Vita
ma solo un fiore nuovo dietro il sasso.
E al farsi del giorno
dolce armonia d’Amore
sguardo bambino volgerò
a stilla di Luce
che s’invola
tra i rami del mandorlo in fiore
che muta rovi in petali di rose
e bergenie in ventagli di brezza
fra le dita del Vento
Dolore s’arrende
a ogni pallida e forte Speranza
che placa tempeste
e promette arcobaleni.
Appagata
mi perdo.
Orfana d’un sogno rubato
da ceneri sparse…
Rinasco.