PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 10/07/2021
Cosa ho davanti, non riesco più a parlare
dimmi cosa ti piace, non riesco a capire, dove vorresti andare
vuoi andare a dormire.
quanti capelli che hai, non si riesce a contare
sposta la bottiglia e lasciami guardare
se di tanti capelli, ci si può fidare.

conosco un posto nel mio cuore
dove tira sempre il vento
per i tuoi pochi anni e per i miei che sono cento
non c'è niente da capire, basta sedersi ed ascoltare.
perché ho scritto una canzone per ogni pentimento
e debbo stare attento a non cadere nel vino
o finir dentro ai tuoi occhi, se mi vieni più vicino...

la notte ha il suo profumo e puoi cascarci dentro
che non ti vede nessuno
ma per uno come me, poveretto, che voleva prenderti per mano
e cascare dentro un letto...
che pena... che nostalgia
non guardarti negli occhi e dirti un'altra bugia
ah, almeno non ti avessi incontrato
io che qui sto morendo e tu che mangi il gelato.

tu corri dietro al vento e sembri una farfalla
e con quanto sentimento ti blocchi e guardi la mia spalla
se hai paura a andar lontano, puoi volarmi nella mano
ma so già cosa pensi, tu vorresti partire
come se andare lontano fosse uguale a morire
e non c'è niente di strano ma non posso venire.

così come una farfalla ti sei alzata per scappare
ma ricorda che a quel muro ti avrei potuta inchiodare
se non fossi uscito fuori per provare anch'io a volare
e la notte cominciava a gelare la mia pelle
una notte madre che cercava di contare le sue stelle
io li sotto ero uno sputo e ho detto "ole'" sono perduto.

la notte sta morendo
ed è cretino cercare di fermare le lacrime ridendo
ma per uno come me l' ho già detto
che voleva prenderti per mano e volare sopra un tetto.

lontano si ferma un treno
ma che bella mattina, il cielo e' sereno.
buonanotte, anima mia
adesso spengo la luce e così sia.
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