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Utente eliminato
Pubblicata il 24/05/2021
Rigida e dolente è la mia spina,
sul punto di spezzarsi
al più lieve Zefiro dall'Atlantico,
come rami secchi
del pino di Lisbona,

del cui dolore
parole prive d'armonia e sonoro
son resina amara,

giacché nel fusto
un tempo fiorente
linfa più non scorre
coll'impeto del salmone controcorrente,

dal mare aperto
senza malinconia
verso il fiume natio
d'istinto reduce,

come sogni nei quali
sempre più remoti volti rivivano,

similmente a sangue
nelle vene vuote dell'anima
stagnante.
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