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Utente eliminato
Pubblicata il 19/03/2021
Premessa : ogni riferimento a "persone" assolutamente vive è puramente intenzionale. Giuro sulla mia povera madre che il bersaglio del mio evidente rancore non si trova all'interno di Poetic House. Escludo che possa essersi iscritto a mia insaputa, dal momento che, malgrado il Titolo Accademico e l'influente posizione sociale, chissà come conseguiti, a malapena sa leggere e scrivere, e parla come un vecchio fiumarolo che vive sopra una chiatta sul fiume Tevere. Spero che lo Staff non voglia eliminare questa mia invettiva perché non vi è alcun rischio di conseguenze legali per due motivi :
1) semmai, cosa estremamente improbabile, l'individuo fatto oggetto dell'invettiva stessa dovesse mai venirne a conoscenza, di certo riconoscerebbe se stesso, ma l'estrema vaghezza e genericità dei riferimenti, nonché i "depistaggi" da me operati a mezzo di giochi di parole, non gli consentirebbe di agire le vie legali ;
2) in ogni caso si sarebbe astenuto per non rendere di pubblico dominio il suo lurido passato e presente, che finora è riuscito ad occultare sotto il tappeto, data la sua limitata notorietà. Tuttalpiù sono io, autore, a dover temere un pesante pestaggio, qualora, scoperta in qualche modo la mia vera identità, mi sguinzagliasse contro qualcuno dei suoi amici criminali.

Fin da ragazzotto
fui ruffiano, fascista e spacciatore,
ma lo giuro, mai picchiatore,
non foss'altro che per vigliaccheria
al pericolo esponevo
i miei ingenui "amici" terroristi neri.

ben presto in galera fui schiaffato,
ma se si chiuse un portone
d'altra parte s'aprì per me
la prospettiva d'una brillante carriera,

così diligentemente studiai,
aggrappato alle giuste "maniglie",
che, a Fine Pena,
con la Laurea in tasca
e settanta punti di sutura,
chissà dove, chissà come,
a cianche larghe come le papere
dal Gabbiotto son sortito.

E già avevo ben compreso,
a differenza del monello Vallanzasca,
che il delinquente scaltro
mai si espone allo scoperto,
ma fra le pieghe della Legge
si rifugia e sempre più prospera.

Strettamente fui legato
ad incendiari e psicopatici assassini
se dicenti Neofascisti,
che il Duce persino
avrebbe fatto fucilare,

a scaltri, efferati esponenti
della Banda della Magliana,
in cerca di sostegno ed alleanza,

alla zingaresca malavita della Capitale,
che tuttora non disdegna
i propri investimenti di diversificare,

ma, verme e serpente,
così bene nella giungla
sibilando mi seppi acquattare,
che dalla tempesta giudiziaria
destinata tutti costoro
duramente ad investire
pressoché indenne seppi uscire.

Intimo fui amico d'un influente
di Germania mascalzone,
anche lui pregiudicato,
seppur "solo"
a cagione di modesti atti terroristici,
e non poco mi sostenne
la sua raccomandazione,

e in virtù dei sottili legami,
mai recisi,
con la facciata legale
della mia sporca organizzazione criminale,

sempre più in alto
la causa mia fu perorata,
sino a giungere
alle orecchie bendisposte
d'un potentissimo signore,
anche lui blandamente "censurato",
che tra gente di galera
prima che subito ci s'intende.

E così ad alte responsabilità
fui elevato, proprio in quanto
omertoso, ricattabile, ladrone
e affidabile puttana.

Da allora in poi
nemmeno tutto Piazzale Clodio,

sede a Roma dell'importante Tribunale,
che, forse solo da malelingue,
definito fu "il Porto delle nebbie",

il filo delle mie trame e infamie
mai potrebbe rintracciare e perseguire.

Basti dire che proprio io,
che la "robba" entusiasta la smerciavo,
ebbi la faccia tosta
d'apostrofare un ragazzo problematico
quale "tossico".

grazie a Dio e alla Pandemia,
nel più assoluto anonimato
posso ora circolare,
con un par di mutande
sulla faccia di "cioccolata",
a mò di provvidenziale mascherina.

Sol così il coraggio trovai di dichiarare
che, per altissimo senso del dovere,
come Lorelei dritto sopra la nave
il defilato e lucroso, in tutti i sensi,
posto di comando
non potevo abbandonare,

dignitosamente rinunciando
a "scendere in campo",

perfettamente sapendo che,
in quel caso,
sottoposto al severo pubblico scrutinio,
il castello di menzogne
della mia sporca vita
come sabbia
non potrebbe che crollare.

------------- Fine ------------

Vaffanculo.

firmato : Geronimo
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Da che sono nata ho sempre sentito dire che...il mondo è dei furbi.. non credo tu sia l'unico a vantarsi della posizione raggiunta speculando sull'ingenuità e onestà dei tanti che hai incontrato lungo il tuo cammino ma ...sono convinta che, il primo a non piacersi per quello che sei diventato ... sei propri tu . La propria coscienza (se ancora ne possiedi una ) sarà la prima a giudicarti negativamente e a condannarti per quello che oggi sei... non è mai troppo tardi per tornare a respirare aria pulita e...SE VUOI PUOI! Gabriela.

il 19/03/2021 alle 10:30

Ciao Geronimo...ho sbagliato l'impostazione che ho dato a questo mio commento.... non era rivolto a te ma bensì a colui che denunci ma che non hai il coraggio di pronunciarne il nome ....ti capisco sai ..a volte il terrore di pagarne le conseguenze con la vita mura la bocca...specialmente se oggi questo personaggio è molto conosciuto...

il 19/03/2021 alle 13:40

Hai veramente tanta rabbia e a ragione, credo che lo scrivere ti abbia lenito il dolore, scrivere è liberatorio.

il 19/03/2021 alle 22:26