Gaiezza mia, ti prego,
null'altro che calore e tenerezza
in munificenza da te desio,
d'eredità o lasciti non beneficiarmi mai,

il cuor solo sorgente sia dei tuoi doni,
scorrano leggiadri negli occhi innamorati,
nelle mai stucchevoli dolcezze della voce,
nella maraviglia delle carezze delicate,

le mondane regalie,
pur d'istinto bramandole,
assai temo,
non della purezza tua dubitando,
ma del me stesso,

a Satana perfido
d'insinuarsi fra noi
pertugio alcuno non conceder,

ché con dolore ben conobbi
sino a qual segno
silente e subdola sia
dell'anima la corruzione,
non meno del male
"il Grande Mimo"
in confidenza dai medici appellato,

e talora tardi, colpevoli e sofferenti,
se ne è consapevoli,
all'impresa non agevole anelando
di mondare il proprio spirito,

te ne scongiuro, amore.

P.S. : per chi lo desiderasse posso inviare sull'e-mail la versione sonora di questa e altre mie poesie, da me stesso recitate (si prega eventualmente di lasciare messaggio personale su questo stesso Portale o sull'e-mail aldo.poetastro65@libero.it).