* Giuro, senza alcuna allusione a vicende verificatesi recentemente su questo Portale (oltretutto il testo è stato scritto molto tempo prima), chiedo piuttosto perdono per il pizzico di maschilismo o misoginia trasudato dall'anima mia.

Nebuloso appare
a noi "poveri" uomini
l'universo femminile,

a immagine e somiglianza
del misterioso Arcipelago nipponico di "Cipangu",
dal veneziano Marco Polo narrato,
con vivida descrizione
d'efferati Clan guerrieri,
irti d'acciaio,
in permanente, spietata Guerra Civile
per la supremazia, sempre precaria,

al solo profilarsi
d'ogni minaccia esterna,
dal mare sussurrata,
all'istante a ricompattarsi lesti,
corpo unico contro il mondo,
sospendendo ogni disputa intestina.

A tal segno aspro è il veleno
tra voi muliebri, angeliche creature
a vicenda perfidamente inoculato,
sguainando crudeli artigli e ferine zanne,
di dilaniar le morbide carni,
simili a indemoniate, ossesse,

riconoscendovi tenere, solidali sorelle
sol nell'urgenza di denigrar,
in assordante coro,
noi miseri maschi,
d'ogni abiezione marchiati,

dalla brutalità alla spilorceria,
dalla depravazione sessuale
all'abbandono della prole,
dall'indolente alcolismo
alla disfunzione erettile,

dalla metaforica omessa recisione
del cordone ombelicale,
e conseguente patologico attaccamento
alle nostre madri, così diverse,

all'eclisse della tenerezza
verso le nostre spose,
destinato nella fedifraga adorazione
d'altre "stelle", a sfociare,

non senza più che ampia ragione,
ma sempre e comunque
nell'assoluta incapacità
d'un filo d'introspettiva indagine.

P.S.: per chi lo desiderasse posso inviare sull'e-mail la versione sonora di questa e altre mie poesie, da me stesso recitate (si prega eventualmente di inviare messaggio privato su questo stesso Portale o sull'e-mail aldo.poetastro65@libero.it).