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Pubblicata il 14/09/2020
Dannati ricordi,
migrati da altre stagioni,
devo rendervi grazie.
Già, inumani, mordeste
le carni del vostro schiavo,
tra notti paurose
e dolenti risvegli.
Ma il fine smeriglio del tempo
ha reso gentili
gli spigoli acuti
e la nuova forma polita
senza contrasti e rimorsi,
attraversa leggera le albe.
Rimane l’intimo e puro
amore di un tempo
senza i gravami del poi,
e resta quel ch’eravamo
prima che il mondo
finisse nel caos.
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La vita è caos perché cosa per caso . Lo smeriglio leviga le vite che si intrecciano. Ciao.

il 14/09/2020 alle 20:32

L'importanza del saper guardare oltre lo schermo della rabbia e trovare la nuova forma, quella che rende vana ogni negatività a vantaggio dell'amore com'era, del rispetto che resta, dell'amicizia che si impone sopra ogni inutile controversia. Il viaggio è fra i più duri, ma in cima lo spettacolo della propria anima che riposa, vale l'intero percorso.

il 14/09/2020 alle 22:18

Ho letto quasi tutto quel che è stato pubblicato oggi: è la seconda poesia che trovo… GRAZIE ;-)

il 15/09/2020 alle 00:56

Il tempo lenisce e guarisce, è balsamo e medicina ma attenzione ai ricordi: a volte potrebbero incrinare il suo fine smeriglio e tornare prepotenti a galla nelle notti di luna piena.

il 15/09/2020 alle 07:05

Grazie, amiche e amici, per i vostri commenti. Naturalmente non ho scoperto nulla di nuovo nell'accorgermi che il passare del tempo lenisce anche i dolori più oscuri, ma provarlo di persona fa un grande effetto benefico.

il 15/09/2020 alle 07:41

Il tempo è il miglior placebo del mondo! Molto ben costruita, Er

il 16/09/2020 alle 14:25

Grazie Sir!

il 16/09/2020 alle 15:57