Non una parola di meno, non una di più. Hai classe, lo sapevo, ma quando sfoderi certe finezze rimango sempre sorpreso. E poi, la cosa mi prende e lo sai...
la nostalgia aumenta con gli anni, non c'è rimedio...ma sale anche la consapevolezza mista all'amarezza, poi se si ha il dono di saperlo esprimere nascono belle poesie
Perdersi nei ricordi per rivivere attraverso loro ,emozioni incancellabili...piacevole lettura.
Parole profonde e delicate per un eta' che vorrebbero cancellare ma questa e' un altra storia brava
Un piacere genuino e sincero leggere i vostri commenti. Mitri, Valerio, Ben, Ciro, Gabriela, Augusto, Gpaolocci... prendo in prestito il centellinare di Benandato per un brindisi virtuale (bianco o rosso fate voi) alla senilità serenamente vissuta, alla immancabile nostalgia che stempra consapevolezza e amarezza, alle emozioni incancellabili che gli anni e il caso ci regalano (se abbiamo un po' di fortuna dalla nostra). C'è classe, mi scrivete, e ne sono senza dubbio lieta, ma c'è soprattuto partecipazione, ed è un riscontro che gratifica ancora di più.
Puoi e devi, su quel balcone arriva una brezza che riconcilia con il mondo e i suoi limiti. Sorrido per la TAC e so che non sei "complimentoso", agisco alla stessa maniera tutto sommato. Se non sento, poso la penna senza lodare e soprattutto senza denigrare.Ciao Virgilio.
Eh si, quando l'argento si mescola al nero dei capelli la nostalgia preme per farsi avanti, e lasciarla entrare con serenità è l'unica cosa da fare. Grazie MOLTO Gabry.
Hai sentito il bisogno di tornare a condividere le tue sensazioni, Enemy. Buon per te e buon per noi, perchè a quanto leggo spesso attingi a fatti di vita che riguardano tutti e lo fai con la dovuta attenzione. Dunque il grazie che spesso offri a noi, ti arrivi intatto di rimando.
I desideri non invecchiano, quasi mai con l'età... Battiato. Gli anni non torneranno più, certo, ma sono quei dolci ricordi che non sono rimpianti né rimorsi che tracciano la retta che dal remoto porta al prossimo, e parlo di tempi , ma non solo, fondere nel crogiolo dell'esperienza la senilità per ricavarne serenità da una parte e rassegnazione dall'altra.. Mastica e sputa, Faber lo ha cantato
Citi due poeti, due esseri che alla poesia hanno dato il loro anelito e che continuo ad ammirare negli anni. L'essere umano se ne va, il suo meraviglioso mondo interiore resta e appartiene a tutti coloro che lo intendono e lo coltivano. Mi parli di tempi, Sergio, quelli che dal remoto portano al prossimo; tutto sommato si, è la vita che si espande, forse l'inesplicabile che ci appartiene per non più di un attimo, qualcosa di irrevocabile che la senilità protegge e indora. Grazie per essere stato qui.
Nella senilità scopriamo un tesoro: i ricordi! Vita vissuta che ritorna a vivere. Cose che avevamo da sempre e da sempre nostre. Bello e piacevole il tuo salotto cara amica. Ci fai riflettere su molte cose...
Sei qui a dire la tua e arricchire questo spazio con ragione e misura. Gli strumenti li abbiamo, Fabio, produrre un po' di musica non può che far bene, laddove il cuore sonoro dell'orchestra resta sempre la voglia di interagire gioiosamente. Grazie anche per il passaggio negli altri scritti.