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Pubblicata il 23/08/2020
frugó nelle tasche
estrasse il suo ricordo e lo donó;
parole dure
senza pause battevano il tempo ,
senza pretese raccontavano lei;
brucia ancora brucia
quel sentirsi sporca;
non c'é modo di spegnere,
di quietare,
di rendere umano il ricordo;
sentire ancora il lezzo,
quel corpo che abusava di lei,
lei che non c'era
che aveva abbandonato le sue carni inermi in preda ad una belva;
finì svelto quel pasto
sazio scappó avvolto dalla notte;
tornó nel suo corpo straziato,
abusato,
reso alla vita senza vita;
era forse meglio morire;
le sue lacrime
presenti
le dicevano che non sarebbe più stata la stessa
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Fortemente spero che questo testo, sia pura fantasia ...averlo realmente vissuto oltre che il corpo "quella bestia "ha ucciso un'anima che non sarà più quella di prima...

il 23/08/2020 alle 19:18

purtroppo lo vivono in molte

il 24/08/2020 alle 08:25

bravo piaciuta :-)

il 25/08/2020 alle 12:07