Per un luogo che non v'è nel firmamento
mi accingo lesto a preparare il sacco
ché lo spirito ottimista del momento
accompagna le mie palpebre al bivacco.
si percorre in un palpito di cuore
la strada che alla meta mi conduce,
sorprendente è l'arroganza d'un motore
che si prende gioco della Luce.
e' così che si riflette nel mio sguardo
il confine del malefico universo,
riesco a scorgere oltre quel traguardo
un folle cielo colorato e terso...
che si annebbia solamente quando
al capolinea di quel lungo giorno,
col fagotto in spalla ripensando
ad un tratto mai vissuto me ne torno
da quel posto che purtroppo non è altro,
ovvero un torbido e fumoso varietà,
altro serve se bramo d'esser scaltro
nella solida e limpida realtà!
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