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Pubblicata il 07/03/2020
solo la chiesa e il cimitero

fan qui memoria del passato,

le cascine cancellate al suolo

rase, quella fatica nei campi

qui più non lascia a terra cadere

gocce di sudore, ville villette

questo mondo agricolo hanno tutto

cancellato, diversa è l’aria che respiri

profumi anonimi scialbi tutti uguali

quei profumi intensi dal sapore sano

dei fienili delle stalle dei pollai

quei rumori quei canti e le voci

pur se persi ancor si respiran

e risuonan nella teca e nella vista

dei ricordi ecco il rumore della ruota

del mulino, il fragore dell’acqua

a quell’impatto, il muggito delle vacche,

alla luna l’abbaiar dei cani, quel

nei fossi oggi coperti da catrame

delle rane il gracidare, il chicchirichì

squllante acuto mattutino, dei gatti

innamorati nella notte il miagolare

e nel pensier vedendoli e sentedoli

ti pare di sognare ma il suon della

campana che a quelli faceva un tempo

nel giorno compagnia ti risveglia,

ma nuove voci allora sconosciute

portano nel cambiamento una nota

lieta voci allegre di bimbi vispi

che risuonan poi in un campo giochi
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Quanti ricordi ...nel leggerli mi commuovo, tutto è finito tutto è passato e quel mondo di ieri, solo nei ricordi sopravvive...piacevole testo.

il 08/03/2020 alle 11:14