PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 19/01/2020
I morti urlano. I morti sussurrano. I morti guidano le nostre speranze.

quando penso ai miei genitori, li immagino in vacanza. Partiti per una meravigliosa crociera intorno al mondo. Ogni anno una enorme nave salpa da un porto della Liguria e, superato lo stretto di Gibilterra e Madera, giunge sulle coste brasiliane e poi Panama, California, Hawaii, Tahiti, Nuova Zelanda fino al mar Rosso. Un viaggio di cento giorni indimenticabili e costosissimi.

sono loro che guidano i miei passi, ho quasi dimenticato i terribili momenti della loro fine, penso soltanto alle loro voci, al loro volto, le loro mani, il loro calore, quello che solo i genitori possono dare senza chiedere nulla in cambio. Non mi mancano, perchè ci sono. Io sono con loro, perchè la loro presenza è continua, costante, rassicurante. C'è qualcosa che mi fa credere in qualcos'altro, esiste una dimensione appena sfasata rispetto alla nostra, è possibile toccarla con mano, basta avere fiducia, rispetto, amore.

il fratello di mio padre, il mio padrino, Vincenzo come me, ricordo il suo dolce sguardo, la tenerezza, il sorriso col quale mi accoglieva quando andavo a trovarlo nella sua bella casa con giardino. I suoi dodici figli erano una massa indistinta di voci, sguardi, complimenti, elementi di un puzzle tutto da comporre. Quanta gente meravigliosa è scomparsa dalla mia vita in questi anni! Li sento vicini, non sono mai scomparsi nè mai lo saranno.

io sono vivo, vivo ancora, ma la gente che amo non lo è più. Sono morti. Scomparsi dalla vista, non dal cuore. Cammino in queste strade sporche, perchè sembra che lo sporco abbia infestato vie e quartieri, una polvere sottilissima che non permette di guardare oltre. Cammino e mi sento un granello di questa polvere, solo un misero, minuscolo granello che i pensieri sovrastano e soffocano senza riuscire a illuminare.

oggi ritorno a vivere, nel sogno di questo mio ricordo che non può non tornare a essere realtà.
  • Attualmente 4.625/5 meriti.
4,6/5 meriti (8 voti)

toccanti queste tue parole, si sente, scritte col cuore

il 19/01/2020 alle 14:48

Ricordi bellissimi, indimenticabili. Complimenti

il 19/01/2020 alle 17:00

Molto bello questo scritto. Tutti abbiamo un patrimonio di cari che non ci sono più, ma molti di noi non hanno mantenuto così vivo questo legame umano.

il 19/01/2020 alle 17:35

Grazie Arturo, Vittorio ed Eriot. Questo è uno scritto del 2015 che ho ripescato.

il 19/01/2020 alle 20:16

Come te non piango la loro dipartita... sono sempre vivi nella mia mente e, giornalmente dialogo con loro.....bellssimo il tuo testo.

il 20/01/2020 alle 10:18

Grazie Gabriela, un saluto e una buona serata.

il 20/01/2020 alle 20:12

letta adesso, mi riserbo di fare un commento successivo. Anticipo solo che nella lettura delle tue ricorre spesso l'abbandono e la conseguente ricerca, sopratutto nelle vie, nei locali angusti, in quelle che definisco le astanterie. Se qualcuno ha preso il volo od è salpato i luoghi più adatti sarebbero un aeroporto, un molo. Ma mi rendo conto che la vastità di questi contesti è troppo ampia, forse dispersiva.

il 03/02/2020 alle 20:12

Grazie per l'attenzione ancient, molto interessante la tua analisi.

il 04/02/2020 alle 14:26