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Pubblicata il 14/10/2019
Inaspettatamente giunse
un raggio flebile
nell'iride si Plasmo'l'arcobaleno
si forgiarono I colori
che mai rividi più
potei trafiggerli
cornea su cornea
plasmare
aurore di bellezza infinita
giocare come
bimbi con le farfalle
tra le pieghe
della via lattea
fino ad arrivare
là ove le stelle
vanno stanche
a riposare
si potei
parlare
conoscere
imparare ciò che inaspettatamente
giunse
gioie
senza conoscere mai
dolori
affrescare dall'area
tenera e fragrante
la mia
gioventù
ora solo cenere sparsa
raccolgo
in clessidre
che piano piano
scandiscono
ciò che ero
e ormai
non sono più
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