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Pubblicata il 09/02/2001
E la penna scorreva solitaria su pagine che nessuno avrebbe mai letto, ma forse era la vita ad essere abbandonata e riprendeva forma in questo effimero diletto, intanto il tempo avanzava imperioso il sangue della passione impregnava giorni futili, soltanto stralci di amore e resistenza la fantasia ostacolata da quotidiani limiti, spesso il cielo scrutava incuriosito quell'uomo che viveva incatenato ad un pensiero, ma lui vedeva dei riflessi che altri non vedevano era della poesia il suo malinconico prigioniero. md
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