Ci sono delle verità innegabili nel tuo brano, compresi sgarbo e incompetenza di medici e infermieri. Tali pecche si rilevano dove ci sono i soldi e dove non ci sono, perché il garbo e la sua mancanza sono nella natura umana a prescindere dal danaro. Forse quest’ultimo fa sì che la patina sia dorata, ma di sicuro non copre un animo gretto. Aggiungo, con totale sicurezza, che ci sono ottime parole, attenti gesti e talvolta preziosi silenzi che provengono quotidianamente dalle categorie dei professionisti citati (oltre ogni interesse economico) e restano incisi positivamente nel cuore di chi ha offerto e di chi ha ricevuto. È il potere che i burattinai si palleggiano fra loro che andrebbe sgretolato. Potere inafferrabile, che trova sempre vie collaterali per eclissarsi al bisogno e far proliferare i propri interessi. Il grande gioco è lì, si sa, i venti cambiano, l’ingordigia umana resta.
Condivido in tutto il commento profondamente veritiero di arlette.
"Un uomo vale quanto i suoi soldi" (che, se sei d'accordo, modificherei in "un uomo conta quanto i suoi soldi") è purtroppo una constatazione universale, in ogni luogo e in ogni tempo. Tutte le storture che descrivi derivano da questo. Oggi, poi, con questa folle corsa ad "apparire" invece di "essere" diamo ancor più peso a questa aberrazione. Ma sai bene che ogni tentativo per combattere questa follia andato a ramengo...
Grazie a tutti per i vostri graditi commenti...per fortuna, anche a me è capitato di trovare persone competenti e gentili che rimangono impresse nella memoria e nel cuore.