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Pubblicata il 10/10/2019
Ci sono uomini, donne e bambini che muoiono quotidianamente nell'anonimato, in seguito ad un'operazione al cuore o dopo un incidente. Altri, eroi o illuminati dalla televisione, restano per settimane, mesi e anni a galleggiare sui giornali e dei quali viene anche scritta la biografia, riveduta e corretta.

un'operazione per la sostituzione di una valvola cardiaca diventa un evento mediatico da seguire con ansia e preoccupazione, l'ospedale in questione, per molti giorni sarà il centro del mondo dal quale si dipaneranno notizie più o meno incoraggianti, il medico sarà la bocca della verità, i giornalisti penderanno dalle sue labbra.

morire nell'anonimato è un'altra cosa: nessun giornalista, nessuna foto, nessun andirivieni o appostamento all'ospedale. Ci saranno solo medici sgarbati e infermieri incompetenti, tristezza e desolazione. Quanti migranti muoiono quasi ogni giorno inghiottiti dai flutti del Mediterraneo? Pensate che qualcuno ricorderà i loro nomi, le loro speranze, i loro sogni? Si tratta di una massa indistinta senza volto nè nome e bambini che avrebbero voluto solo una possibilità.

un uomo vale quanto i suoi soldi, se possiedo dieci euro allora il mio valore sarà dieci euro. Se possiedo dieci miliardi di euro, allora la musica cambia totalmente. Poteva Prince, il grande Prince, morire nell'anonimato? Lui ha lasciato in eredità al mondo la sua energia, il suo spirito combattivo, la sua musica elettrica, l'unicità di un genio. Altri lasceranno solo terra bruciata, ma questo non importa.

il mondo in cui viviamo è troppo dipendente dal denaro, è un connubio indissolubile, col denaro tutto si compra e al denaro tutti s'inchinano. Si fa presto a dire dignità. Alcuni mecenati, circondandosi di un esercito che potrei definire "intellighenzia" riescono a far percepire la realtà (ai comuni mortali) in un modo edulcorato, falsato. A questo punto voi lettori obietterete: tu, caro scrittore dei miei stivali, stai uscendo fuori dal seminato, non si capisce dove vuoi andare a parare. Di certo, non sarò pubblicato da Mondadori!
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Ci sono delle verità innegabili nel tuo brano, compresi sgarbo e incompetenza di medici e infermieri. Tali pecche si rilevano dove ci sono i soldi e dove non ci sono, perché il garbo e la sua mancanza sono nella natura umana a prescindere dal danaro. Forse quest’ultimo fa sì che la patina sia dorata, ma di sicuro non copre un animo gretto. Aggiungo, con totale sicurezza, che ci sono ottime parole, attenti gesti e talvolta preziosi silenzi che provengono quotidianamente dalle categorie dei professionisti citati (oltre ogni interesse economico) e restano incisi positivamente nel cuore di chi ha offerto e di chi ha ricevuto. È il potere che i burattinai si palleggiano fra loro che andrebbe sgretolato. Potere inafferrabile, che trova sempre vie collaterali per eclissarsi al bisogno e far proliferare i propri interessi. Il grande gioco è lì, si sa, i venti cambiano, l’ingordigia umana resta.

il 10/10/2019 alle 13:49

Condivido in tutto il commento profondamente veritiero di arlette.

il 10/10/2019 alle 14:25

"Un uomo vale quanto i suoi soldi" (che, se sei d'accordo, modificherei in "un uomo conta quanto i suoi soldi") è purtroppo una constatazione universale, in ogni luogo e in ogni tempo. Tutte le storture che descrivi derivano da questo. Oggi, poi, con questa folle corsa ad "apparire" invece di "essere" diamo ancor più peso a questa aberrazione. Ma sai bene che ogni tentativo per combattere questa follia andato a ramengo...

il 10/10/2019 alle 16:30

Grazie a tutti per i vostri graditi commenti...per fortuna, anche a me è capitato di trovare persone competenti e gentili che rimangono impresse nella memoria e nel cuore.

il 10/10/2019 alle 18:44