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Pubblicata il 10/10/2019
Affogare tra le bolle e la schiuma,
perdere se stessi
nell'estasi di una media
almeno per un istante,
solo per un poco
e poi tornare,
tornare doloranti,
in un mondo più freddo
ché l'estate è partita più in là,
più in là,
più in là,
dove il termine dell'ombra del tempo finito
ghermisce nei suoi famelici artigli
i boccioli d'un giorno appena nato:
così si compie l'inverno con le sue nevi,
lieve e grave,
germoglio di stagioni nuove,
padre d'ogni buio
e l'oste bagna l'arcobaleno
di amori nuovi
prima che torni il tuo sorriso,
con esso l'estate.
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Piacevolissimo testo... sà trascinarti dentro le tue emozioni

il 10/10/2019 alle 19:31

Vi ringrazio molto delle vostre impressioni e della vostra cortesia, a presto!

il 12/10/2019 alle 22:28