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Pubblicata il 12/09/2019
roma
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roma
città dai mille occhi
spie dell'eternità scavati alla radice
tappati da bende corsare.

cavi d'acciaio indocili
serpenti indisciplinati
inservibili a superiori paternalismi.

il colore degli anni sulle muraglie diroccate:
roma
città di scapoli e di scolopi
dodecatomizzata
all'interno di un cerchio magico
di anelli non concentrici.

il fiume potrebbe anche influire
ed invadere i ponti rotolando per le strade
acque di prepotenza e di saggezza:
ritrovarsi un barcone attrezzato in salotto
farebbe fremere d'orgoglio
l'ego allampanato dei prìncipi neri.

i miserabili affronterebbero il naufragio
forti dell'ultimo obolo caduto sul marciapiedi.
la Polizia Urbana
ne fa un problema di igiene municipale
ma tutti sanno in cuor loro
che invece si tratta di pulizia etnica.

anche Francesco
scende dall'odiata papamobile
convinto di predicare candida tolleranza
(o invocare il martirio
per mano di un Agca in pompa cardinalizia...)

la piazza di formiche pellegrine
prega con labbra di gesso
facendo capolino nel colonnato.

pensate che gliene freghi qualcosa a qualcuno
se Piazza Vittorio è diventata una kasbaa in sedicesimo?
che dove chiuse il superbo negozio Borsalino
puoi trovarci oggi un deposito di pasta fillo?
legioni musulmane con la fronte rivolta alla Mecca
e le natiche in faccia al capolavoro di Michelangelo.
le bestemmie filippine
mescolate a imprecazioni arabe
stuprano il dialetto.

roma
città di putti e di puttane
di parenti sconosciuti sopra le croci o le pietre.
città di arrivi e di partenze
di storiche flatulenze
mucca da mungere e da montare.

giganteschi minotauri
a guardia di municipi e cattedrali.
serpenti d'acciaio docili e disciplinati
le incastrano le braccia in abiti talari.

roma
città aperta
definitivamente chiusa.

(guga
2013, Ottobre)
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