PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 10/07/2019
A torquato tasso.

nella prigione della follia
la Poesia ti ha sfiorato,
un fiato, una carezza di vento
flebile, sottile, come la vile
esistenza che in questo corpo
gracida come un rospo
saltando fino a sparire
nella palude. E’ rude,
ogni Poeta la sente,
quella voce che ci bisbiglia
fra le ciglia ed il mento
e ci trasmette angoscia,
sgomento, narrando del buio,
del suo morbido e tremendo
silenzio.
torbido è l’animo di chi scava
la terra, di chi scava il cielo,
che con zelo cerca alti sospiri
oltre i nostri, oltre i mostri
che ci mangiano l’anima
come una lacrima il volto.
lo stolto non può capire
cosa voglia dire patire un verso,
patire una rima, patire e basta,
la casta beatitudine del patimento
nell’attesa che la penna
ci tiri fuori il sangue,
come una siringa.
la vita è una stringa, vibrazione
impercettibile, canzone inascoltabile:
ed abile, tremendamente abile nel sentire,
il Poeta, fino alla pazzia,
cerca la magia di una nota,
di una sola nota,
sospesa nel vuoto.
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