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Pubblicata il 03/07/2019
Ricordati quei giorni

li ricordi quei giorni
quando cantavamo le nostre canzoni
saltellano su di un piede solo
gli altri li avevamo lasciati
a discutere, a bere , alcuni a baciarsi
e noi sembravamo lontani
per raggiungerci io te e te me,
ci parlavamo fitto e ognuno portava qualcosa
eravamo qualcosa, avevamo qualcosa,
li ricordi quei giorni
il tuo volto immobile su degli occhi rilucenti
mentre ci stingevamo guardando sopra la spalla
le pareti
non me lo dicesti ch'era basta
basta alla mia paura d'amarti
alla tua necessità d'avermi
quelle parole che hai taciuto
ora non significano più nulla
io le ho scordate e tu nemmeno sai di non averle dette.
ora ti immagino,
so con chi sei, chi ti ascolta,
chi guarda il tuo viso
chi vede le tue lacrime lucide mentre dici le tue frasi scherzose
come erano in quei giorni
che non ricordiamo più,
con che nomignolo chiami chi ti abbraccia
e come hai chiamato i tuoi figli,
parli a loro con la tua voce sottile
e gli nascondi la faccia con le mani e poi
nascondi la tua e
poi sbirci tra le dita
..
sai, qui ancora piove
il sole durerà ancora sino a che
questa estate finisce
e con lei ogni certezza si faccia dubbio:
che ritornino ancora quei giorni
che non ricordi quei giorni
che io invece ricordi quei giorni
oh si, io li ricordo quei giorni.
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...Vivida malinconia esprimono i tuoi versi...anche se quei giorni non sono più i tuoi la carezza del tuo amore ne vagheggia ancora i sentimenti...

il 03/07/2019 alle 20:54

Quei giorni, Rom, hanno tatuato indelebilmente un imprinting nell'animo che pare che tutto quel che ne è derivato ne porti segno e disegno..l'impegno è stato non cedervi, alla melancholia, e lasciare che imperi..Grazie per il tuo commento, sempre apprezzato.

il 06/07/2019 alle 09:44

Mary Hopkins cantava "Quelli erano giorni..." scherzo ma ho passato quel che hai passato tu ed è stato la morte dell'anima. Però dalle macerie ne sono uscito per fortuna... mi auguro accada anche a te.

il 14/07/2019 alle 01:13

Abbraccio le tue sensazioni con sincera immedesimazione! Ciao, amico Sergio!

il 14/07/2019 alle 23:23

Le macerie, Zacchete, sono il materiale di risulta delle esperienze..... in italiano Quelli eran giorni era cantata da Giuliana Valci....ed il priodo è quello ...Grazie per le tue parole

il 19/07/2019 alle 13:42

Grazie caro Morris per la tua presenza. !

il 19/07/2019 alle 13:43

quanta ricchezza porta esser soli, ma quanta tristezza nel trovarsi quasi sempre a mani vuote...Questo mi lasciano le tue belle parole

il 29/04/2020 alle 21:28

Grazie Arturo per la lettura di questi miei versi, .. lo dicono tutti che per stare bene con gli altri uno deve prima stare bene con se stessi...tu parli di ricchezza nella/della solitudine, beh io ancora non mi sento ricco, ne riesco a stra bene con gli altri, da allora.

il 02/05/2020 alle 14:01

riletta oggi la interpreto come canto della incomunicabilità e della solitudine

il 05/12/2020 alle 21:04

Arturo, pure per chi le scrive le parole, i versi, letti a distanza di tempo assumono cromie differenti, se poi le scrittura riesce a trasportare la mente in un altrove ed in un quando distopico, non si distingue più nulla in un unicum emotivo..Grazie per le tue letture e le tue attente parole.

il 09/12/2020 alle 14:01