non son solo sbiadite foto sull’album dei ricordi
ma forti vivide figure nei ricordi della mente:
qui degli Emirati con il suo falcon amico
davanti all’alta nave da crociera in sosta fiero
alla vista dei turisti s’offre un figlio del deserto,
nella verde Irlanda eriche in fiore non lontano
il mare sul limitar d’una casupola dal muschioso
tetto col suo caprone di bellezza rara al gitante
sorride ed orgogliosa quello va indicar la vecchia,
capo Nord nella oscura notte una gelida radura
tundra a punteggiar sparuti muschi e licheni verdi
un biondo lappone la tremolante al vento tenda
sua dal riposo al comando ecco pigramente s’alza
a salutar gli ospiti curiosi una dolce pigra renna,
tre bimbe scure beduine e lì dal vento del deserto
mosse in Tunisia tra come scivolanti dune piccole
volpi a quelle far allegra e dispettosa compagnia,
tra i canali d’una ridente Delft una piazza un mercato
una cattedrale volta al cielo qui dallo scavato secco
viso un mendico vecchio dalla vecchia blusa
scuciti e lisi i pantaloni una scimmietta una cassetta
e lì colorati foglietti ove scritta sta la futura sorte
notra al suon suonante di un organin col musino
vispo vispi gli la zampetta sua a dar uno pronta:
oh caro civettuol ridente borgo dei tulipan paese,
in Giordana dei Re la lunga lunga assolata strada
di sosta ai passegger una piazzuola due banchetti
monili in mostra altre poi di ricordo cianfrusaglie
un serpente dalla scura pelle screziata attorcigliato
al collo dìun berbero statuario dal turbante rosso:
queste tra le tante qui presenti tra i fogli dei ricordi
vite parlanti parallele vite in simbiosi con amiche
vite, vite vissute a render del viver men crudele
la miseria ei morsi della fame lì in attesa di uno scatto:
una foto poi un sorriso per quel povero spicciolo in regalo.