-Intenso il cielo d’azzurro mantello
e il sole accecante asfodelo
s’amano nel silenzio complice
d’un gemmare improvviso di glicine.
-Folle ondeggia ninfea l’anima
grido sordo d’innocente posa
la sua ingenuità ad intima lama,
smarrisce voci d’instabile farsa.
-Far la differenza è questa l’urgenza intima
che imbavaglia il pensiero in coma?
-Liquida durezze a sorpresa la preghiera,
plana languida, silenziosa musa
su portali immaginari che irridono a resa
che sia questa la vera primavera?
-Sembra confabulare l’arcobaleno in festa
ma l’alba gelosa ingoia la risposta.