PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/02/2003
Per me,
che ho la foto di Meroni
appiccicata con il nastro adesivo
all'armadietto dello spogliatoio,
queste zolle
di erba un po' spelacchiata
sono chiesa,
tempio,
ara sacrificale.
Un pallone,
non aspetto che un pallone,
poi...
con una finta
mi faccio beffe del difensore,
sono Nureyev,
sono una coreografia di Bejart,
musica d'orchestra
mi ccompagna
e volo,
sto già volando
verso la porta.
Il portiere
mi viene incontro,
ingobbito
come un lottatore di sumo:
un'altra veronica,
olè,
e la porta è vuota
e il pallone è farfalla,
libellula che vola.
Vola,
sopra una folla
di gole in delirio,
il mio nome,
il mio nome, solo.
Si può essere soli
in mezzo a cinquantamila persone,
aspettando un'avventura,
un sogno,
una vita,
un pallone,
solamente un pallone...


Nota: per chi non fosse troppo esperto di calcio o per i giovani che magari non ne hanno mai sentito parlare, Meroni fu, appunto, una funambolca ala destra, che militò nel Genoa e nel Torino, intorno alla metà degli anni '60 e che morì, purtroppo, nel momento migliore della sua carriera, investito da un'automobile.

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Passionale calcio d'un tempo andato.
Da tifoso ti ringrazio per aver ricordato una faccia dimenticata e sincera del calcio milionario!
;-)
M'

il 14/02/2003 alle 21:14

ero molto piccola quando morì...ma sentivo mio padre parlarne come di un animale speciale....un predatore di palloni...questa tua, tratteggiata nel solito stile impeccabile , mi pare un giusto tributo...grazie e un bacione cri

il 14/02/2003 alle 21:57

Grazie, Piratastro. E' una lirica dedicata alla fantasia, che io amo nel calcio ( e, mi pare di capire, anche tu ), e anche nella vita. Grazie per l'attenzione che hai voluto dedicare alla mia poesia. Un saluto.
Michele

il 15/02/2003 alle 15:44

Grazie, Cri. Io sono tifoso del Milan, ma Meroni è stato un giocatore "universale", amato da tutti. Questa lirica è dedicata alla sua fantasia di giocatore, ma anche a chi, la fantasia, sa esprimerla, in qualunque modo ( non a caso, forse un po' irriverentemente, ho accostato balletti, coreografie, musica... ). Grazie Cri, per l'attenzione con la quale mi segui. Un bacio.
Michele

il 15/02/2003 alle 15:50

Ti ringrazio davvero. Anch'io ero piccolo ( avevo 6 anni ) quando è morto Meroni, ma ricordo la costernazione di mio nonno, vecchio tifoso granata, quando venne divulgata la notizia: E' senz'altro calzante il paragone che fai tra Meroni e Tenco e molto gradito l'accostamento con i testi di De Gregori. Grazie ancora e un caro saluto.
Michele

il 15/02/2003 alle 15:59

Grazie, Ale. Ricordo bene ( anche se avevo solo 6 anni ), la disperazione di mio nonno, vecchio tifoso granata, quando la radio diffuse la notizia della morte di Gigi Meroni. La poesia è dedicata a Meroni, certo, ma anche a tutte quelle persone che, da Gigi, hanno imparato la fantasia, la gioia di divertirsi e divertire e il candore di bimbo. Grazie, Ale, per le bellissime parole che hai sempre nei miei confronti. Un bacio.
Michele

il 15/02/2003 alle 20:09

Ehm, ehm .... io invece il calcio non lo seguo, insomma non lo amo .... ma devo dire che questa tua visione mi ha rapita e "calciata" in portaaa!!!

un abbraccio
Cristiana

il 16/02/2003 alle 21:34

Più che al mondo del calcio, questa poesia voleva essere dedicata a chi, nel calcio come nella vita, ha ancora il coraggio di usare la propria immaginazione e la propria fantasia. Il calciatore in questione era davvero così, ed io l'ho preso a paradigma di questo mio pensiero. Grazie, Cristiana, per le parole sempre molto belle che hai nei miei confronti. Un abbraccio anche a te.
Michele

il 17/02/2003 alle 16:54