Da scimmia anonima cercai l'evoluzione,
di quelle urlatrici volevo essere migliore.
andai a scuola con irruenza,
per cogliere i frutti dall'albero della conoscenza.
l'arrampicata fu tortuosa,
e la caduta da quell'albero
per me fu dolorosa.
profondo odio pensai
per quel ramo della fisica da cui scivolai.
anche se un signore
disse che quei frutti fan peccato,
pensai,
che il vero peccato
è dover strisciare per non aver mangiato.
col passar del tempo,
anch'io iniziai ad urlare,
ma le mie urla son diverse
e si possono ascoltare.
anche se a digiuno,
le mie urla avran più sensi,
e con la mia scrittura
ne scrivo i loro versi.