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Pubblicata il 11/11/2018
Una notte giocata dalle stagioni
le stelle,marenghi d'oro
e i mendicanti provano invano a prenderle
poi le additano a una a una
e le spendono per la pace

quanti lumini dicono i bambini
le puntano col naso
e cercano di spegnerle
ma qualcuna cade
con un dente da latte
tra il fischio di un sorriso fessurato

figlie clandestine del sole
con occhi senza facce
nel buio di una prateria
catturate dagli implori
riscattate dall'infinito

esche nel mare ai pescatori
abbocca la solitudine
e una preghiera le riporta al cielo

sono corpi celesti
dice lo scienziato
ma nessuno esclude
siano la luce dei sogni
o forse sono candele dei nostri avi
che cercano di illuminare
le nostre anime smarrite
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da:Destini E Presagi
www.santehrs.com
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Sempre grande

il 11/11/2018 alle 07:38