PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
flo
Pubblicata il 05/02/2003





Molti secoli fa il veloce Achille
nella corsa sfidò una tartaruga
e subito partì scappando in fuga,
facendo ogni ora passi a più di mille.

I piedi in terra gli facean faville
mangiava il suol, sfiorava il bagnasciuga;
il chelone pensando alla lattuga
cauto andava per rocce e sulle argille.

Piè Veloce, trovandosi alla testa
volle fare un riposo indisturbato
così la tartaruga lesta lesta

lo sorpassò vedendolo sdraiato.
Il proverbio ci dice: chi va piano
arriva sempre indenne e va lontano.





Ho voluto fare un sonetto di questa nota storiella
(tanto per fare qualche cosa di diverso).
Questo lavoro esula dalla vera e propria poesia, nel senso vero del termine, ma nemmeno si può dire che non sia poesia. E' pur sempre un sonetto! La più classica forma della poesia italiana.
Flo
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

certo Floriano hai ragione..ed e' ben scritto come sempre..sai il tuo stile mi ricorda la scrittura ad inchiostro di fine ottocento..con quello "svolazzar cortese"...buona giornata amico..Luna

il 05/02/2003 alle 11:06

Certo, è poesia della forma nei suoi aspetti più classici, e comunque le immagini sono ben rese e godibili.
Un caro saluto!
Axel

il 05/02/2003 alle 11:34

Che bella Flo! Bella perché il tuo tocco la rende delicata come una favola cantata più che una morale...Eppur il significato resta, ma dolcemente lo infonde chi l'ha poeticamente narrato! E poi, io ho una tartaruga che ho rivisto(nonostante sia in letargo) passaggiare tra i tuoi versi! :)
Ultimamente ho trovato nelle tue poesie umori diversi e in alcune (nonstante mi abbiano incantato) non sono riuscita ad esprimerti un commento perché percepivo a distanza quegli umori e non vedevo un modo giusto per entrare in merito...Sarà che ancora non ho, per alcune cose, esperienze in merito...Perdonami...Ci tenevo a dirti che "non è solo il commento indice di gradimento"!
:) Un caro abbraccio!!!

il 05/02/2003 alle 12:05
flo

Cara Luna,
grazie e buona giornata anche a te
Un abbraccio
Floriano

il 05/02/2003 alle 15:36
flo

Ciao Axel,
è qualcosa di nuovo dalle solite tiritere.
Un po' allegra!
Grazie per il gradimento
Un saluto caro
Floriano

il 05/02/2003 alle 15:37
flo

Cara Sonia,
ma certo, molto spesso capita anche a me di gradire le poesie che leggo, ma per mancanza di tempo, voglia od altro, non commentarle. Non c'è nessun male.
Grazie comunque per le tue espressioni.
Un abbraccio anche a te
Floriano

il 05/02/2003 alle 15:38
flo

Grazie Moana,
per il tuo incoraggiamento.
Ho letto anch'io delle tue poesie, nelle prossime occasioni ti farò sapere le mie impressioni.
Ciao
Floriano

il 05/02/2003 alle 15:40

sembra lo stornello di un cantastorie medioevale.mi piace!leggera e fruibile...alla prossima.D

il 05/02/2003 alle 17:14
flo

Ciao Domenico,
e in effetti volevo fare una storiella da cantastorie.
Ne ho altre in mente, vedrai.
Un saluto
Floriano

il 05/02/2003 alle 18:30

Simpatica! Un paradosso... come direbbe Zenone! Hai ragione è sempre un sonetto... ed è pure molto bello!
Nicolò

il 05/02/2003 alle 20:35

astuta la tortuga,
e pensò bene
a fare i lesti e i furbi
non conviene
la fretta è una
cattiva consigliera
e al fin del giorno
viene sempre sera....

un bacione a te flo...cri

il 06/02/2003 alle 00:07
flo

Ciao Nicolò,
ora sto facendo dei sonetti con argomento le favole.Presto ne manderò un altro, sempre sperando di fare belle cose.
Grazie e ciao
Floriano

il 06/02/2003 alle 12:37
flo

Carissima mia amica Alessandra,
sì mi sono dedicato anche a fare sonetti di queste storielle, che sono sempre carine.
Ve ne farò leggere altri, sperandio di fare qualcosa di nuovo.
Ciao e un bacio anche a te
Floriano

il 06/02/2003 alle 12:39
flo

Cara Cristina,
Cesrto che la fretta è cattiva consigliera. Questa favola riflette un po' anche questo proverbio.
Un caro abbraccio
Floriano

il 06/02/2003 alle 12:40

Simpatica trovata anche se la storia, come ben sai, servì a un filosofo per dimostrare che un insieme di infiniti non realizza mai un finito, tanto che sia Achille che la tartaruga partono e arrivano insieme.
Il farne un sonetto è stato compiere un'opera come...Esopo!
Bravo.
N.

il 06/02/2003 alle 14:03
flo

Ciao Profeta,
in effetti le cose stanno come tu dici ed è anche per questo che la storiella mi ha ispirato in questo sonetto.
Ciao
Floriano

il 07/02/2003 alle 08:09