Rinnovellate divagazioni erompono,
da strati di salgemma di calcolato oblio,
profano ansimare di senso
ch’attinger desidera all’impronta d’un indecifrato Dio.
ondeggia l’eburneo silenzio
sulla consunta zattera d’estasi fanciulle
in semisferici ripari incagliata
d’una disiata freschezza che ristori.
e seguita il lezzo d’una storia insipida
ch’impotente va inerpicandosi in peregrinazione ripida.