Orazione festante o lacrimante
di gesti or bizzarri ora studiati
è l’acrobata ch’attor ha nome.
ridere, far ridere,
del frantumare l’impossibile è l’incandescente mission
daga di marzapane ogni copione ogni scena
per fender il cuore di gente come me
d’emozioni ed evasioni avida.
qual carrozza d’anima fragile
e di difesa orfana
mai saper potrete cela
l’interprete dietro la seducente bocca
d’una macchina da presa;
mork, che primo amabil abito mio fosti,
oltre l’infrangibil muro d’ogne amor t’amai,
nel tuo nome a valicar provai la strada
con matite di picciol e schermo grande
con folletti di pura, incontaminata fantasia,
per cesellar un mondo migliore.
ehi, Patch Adams,
di medico di corsia fosti tu festante ritratto
che verso la sofferenza de’ pazienti a pugna s’ergea
con indomito poter d’autentica poesia;
mrs Doubtfire se’ tu scaltra, stralunata governante,
nel corpo in cui dimorava un’anima scostante,
che per vedere i suoi figli,
e della vita godere il loro scintillante gioco,
sfidato avrebbe ‘l più aggressivo foco;
vi amai davvero, adorabili canovacci di esistenza,
mentre inconsapevol ero,
dell’avanzare vigliacco e armato di pugnale,
del mio risucchio verso il niente,
dell’abbraccio traditor,
del mio attimo fuggente.
robin vi saluta e vi ringrazia,
che d’intonso sorrider fu soldato,
e per voi spera il suo esser comico sia stato,
delicato e sempiterno,
qual emergere di un fiordaliso.