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Utente eliminato
Pubblicata il 03/09/2018
Dama di vestiti millefiori
è cotal palco padre e figlio
ch’or di sorrisi è ‘l cenacolo
or d’atavica ferita il risveglio
or fors’ anche palestra
di inconsapevoli nascondigli.
recitare
scienza è bizzarra e multiforme del vivere
in istanti d’emozion serrare
le parole che scorron tra i copioni;
è e tal sarà il bacio del pubblico
supremo, insuperato onore
per chi di indossare scelse
la radiosa pelle dell’attore.
non v’è recitazion
che d’essa non mi scorse innamorato
né di spettacol il cammeo
che portar non sappia
i frammenti del la passione che gli ho dedicato.
graffiato da sfide
di cui pian piano, spesso
l’identità si svela
è il volto sempre fresco dell’artista.
giungetemi a raccolta, ve ne prego,
passi dal cuor studiati,
e portati in scena dall’amore:
a me sicura e ferma rivelati
voce che mai mancasti di sostenermi
come tenera onda di preghiera.
freccia di miele sbocciata in un lago azzurro
in cui crebbe uomo e artista il commissario Zuzzurro.
gaspare, Antonino,
separarsi
è la legge impietosa cesellata dal destino
a te restino, carezzevoli e inviolate
le magie delle nostre serate.
vai avanti amico e fratello
ch’il teatro veder mai non vole il pianto,
e sul tuo ricordo, certo i’ son,
il sembiante mio si farà
sempiterno canto.
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3,0/5 meriti (2 voti)

Un artista che mi piaceva tanto...

il 03/09/2018 alle 23:12

Vero!

il 04/09/2018 alle 14:44