Prostrato 'l bisonte di cemento giace
profanata e' la ferragostana pace
quant'un di fu italico ritratto di prodigio
or sbriciolato scuopresi indifeso al cospetto d'uran grigio.
di frammenti e macerie ha labbra sanguinanti il polcevera gemente
tutt' e' dolore e silenzio forse figlio di imperizia e rimandi
piu'non parlansi le sue anime del centr'orfane e a' tiranti ancora avvinte
ch'in quel folle volo non fuor del ponte morandiisospinte.
dolce lanterna che del mar serbi i pju' bei colori
veglia t' En Prego il cor nobile de' soccorritori
e all' uran accompagna gl' Angioli celesti ivi periti
caduti Che sien dalla strada oppur da essa seppelliti.
signor tra le braccia accogli soave
color che in modo precoce periron e piu' che grave
niuna polemica siavi niun risucchio del morire
sol si tratta d'unirsi tutti per ricostruir e ripartire
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