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Utente eliminato
Pubblicata il 31/07/2018
Onda di colori e suoni che corteggiano l’onirico
è la nostra dimora che sempre luogo muta
palestra di sorrisi incontaminati di bimbi
estasi di cavallini, astronavi e calcinculo.
giro è il nome vero
incomprimibile dell’emozione
che diari di sogni acerbi compone
mentre un paese ci lascia la mano
e un altro a tenderla s’appresta.
eccoci,
nomadi irriducibili del divertimento
cesellatori di allegrie sempre bambine
il baloccarsi dei piccoli udiamo
tra la dolcezza impalpabile
di caramelle appena sgranocchiate
e l’ebbrezza per una nuova corsa vinta.
il sollazzo rechiam nell’iridi
anonimo eppur sempre di nomi ricolmo
di una gioventù che si vive per poi dileguarsi
immutabil successione dell’esistere
come questi scintillanti marchingegni
di cui viviamo e respiriamo.
attendeteci,
con la nostra carovana di ancestrali fantasmagorie
chè la giostra incessante metafora si rivela
del nostro inquieto eppur sublime peregrinare.
abbiam per tetto cieli che cambian sempre nome
e coriandoli d’anelata gaiezza
da diffondere in fenditure aperte e vergini,
piazze che ignare custodiranno
l’impronta fiera del nostro esserci stati.
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