PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 24/07/2018
Dall'immagine tesa
vigilo il tempo,
colgo l'attimo
con imminenza d'attesa.

non aspetto nessuno,
nell'ombra accesa del focolare
spio il campanello,
ma esso non spande
alcun polline di suono.

un deserto di oro fuso
or mi sembrano
queste mura;

esse stupefatte
di fatto vivono,
scrutano e odono
l'umano tormento.

vibra il pendolo,
quasi volesse
portar ristoro
alle mie pene;

vibra d'eterna agonia.

fuori
il bisbiglio del vento,
umane or sembrano le piante;
contorni indefiniti,
ombre...eterne ombre...

nei miei occhi
il gelo
nel mio animo
l'oblio del male;
lacrime di vetro
rigano il mio volto...

intorno l'inverno,
estraneo patrigno
del mio sentiero vitale..
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