Cirri ondeggiano levismi serici
come a voler coronare candidi frenuli
d’antichi giochi amanti, torsoli pudici
cocche dal flessuoso silenzio ambrato
corpi crudi, nenie levigate a trama di nimbo
fluttuante come mantra sbocciato d’incanto
dal grande alveo ove pigiati i sensi
a succo grondante d’elisio
si serrano corpi franchi all’unisono
senza più freni in un sol vasto
paradisiaco talamo.