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Pubblicata il 26/01/2003
Gonàr:

Chiari specchi
dell’anima tua
incerta sul cammino,
lieve sospiro
in terra straniera.

Bella,
triste bellezza strana,
bellezza di occhi
come di rugiada,
splendore nel lampo
che percorre lo sguardo
ricordo di un
sorriso scomparso.

Bella,
cadenza regolare
del suo respiro
amarla vorrei
senza conoscere coscienza.

Bella,
cavalca attraverso
l’oscuro manto della notte,
ed un’ombra bianca
quasi sembra accanto a lei.

Un cavaliere, pare,
sia sua scorta questa notte,
un cavaliere sfuggito all’Ade
solo per lei, una guida.

Solo illusione,
brividi nel vento.

Splendore,
è l’unico nome
della creatura
che i miei occhi solo
per un breve istante
son capaci di scorgere.
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