Ancora mi vedo a guardarti ridere,
quel giallo di cui ho già scritto prima,
quel suono che è la tua voce
e la tua pelle, morbida di brace,
ancora tace e non risponde.
d’altronde l’hai detto tu stessa,
confessa, siamo tutti sperduti e insicuri
ma tu sei la prima, nei miei pensieri
sia oggi che ieri ed affondo,
nel mondo mi perdo a cercarti
sapendo di poterti trovare
eppure è difficile, pare
vorrei farlo senza tante parole,
un’occhiata da cui tu non fuggi
toccarci senza tremare,
averci senza fine.