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Utente eliminato
Pubblicata il 30/04/2018
Ancor s’incunea il sacro effluvio
di trascorsi infuocati lacrimante memore
su cromature nervose e tremebonde
d’ un cuore di schegge sottili intriso;
grotta di pensieri è l’eburnea serata
ch’al sospiro s’offre ancestral complice
perché il sentimento abbia a riscoprirsi
sibilo di preghiera che rinfresca.
più a schiaffeggiarmi non avranno
le impronte codarde di mani assassine
in velenose sinergie intrecciate
a guisa di dispettose, irriverenti bambine,
ch’a riscorger s’abbia la primitiva bellezza
fiera, inscalfibil e iridescente daga
che trafigger sa ogni fantasma
di disumana nefandezza.
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