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Pubblicata il 20/04/2018
esiste un paese immutevole
la cui storia fu scritta
su pagine di pietra
irrorate col sudore dei padri
levigate come lastre di selce
risuonanti dell’eco dei carrettieri.

qui tutto resta al suo posto
senza che l’affanno del mutamento
assilli il discorrere dei vecchi.
in questo luogo si possono scorgere
le anime dei trapassati
rivisitare le proprie abitazioni,
quando i balconi sono serrati
come la pupilla dei dormienti.

c’è un paese immutevole
dove la rondine torna a fare il nido,
respingendo l’ebbrezza domiciliare
dei grattacieli metropolitani.

c’è un paese il cui nome appartiene
al Santo Cavaliere,
che vigila in ronde silenziose
quando i figli più giovani
si attardano negli angoli bui,
cercando le ragioni della vita.

egli veglia sul grano e sul vigneto
coprendoli col suo mantello purpureo…

c’è un paese immutevole
dove è facile scambiarsi le opinioni
parlando a bassa voce sui poggioli,
quando i bimbi dormono
immemori di giochi e di paure.

qui c’è ancora un contadino
che parla come un padre al piccolo frumento,
alto quanto la barba di un operaio dell’Acciaieria,
al termine del turno della notte.

le aiuole sono sì senza erba
ma i gerani dei balconi
suppliscono l’indifferenza
dei potestà comunali.

esiste un Paese immutevole
dove il giallo degli ottoni
sulle porte antiche
risplende come un input di sole
sul silenzio che soffoca le risa.

qui c’è ancora una casa
che dilata le sue pareti quando abbraccia,
c’è un cuore che palpita, inviso
alle porte blindate
delle case cittadine.
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Leggendo sono tornata al ritmico battere dello zoccolo del mulo sul selciato, uomo e animale persi nella bruma del mattino; all’odore del pane che aleggiava in ogni stanza della casa, donne e bambine al lavoro davanti a un imponente camino; ai tre capicorsa a cavallo innanzi alla casa parrocchiale, stendardi benedetti stretti al fianco. E passa il tempo Anna, ma i ricordi vivono e si tramandano, così, come può fare un verso.

il 20/04/2018 alle 23:40

Dolcissima Arlette come ringraziarti?

il 21/04/2018 alle 09:34

Scrivendo. In libreria si può trovare di tutto, forse anche di troppo. Fra queste righe amatoriali si trova autenticità e franchezza, fotogramma dopo fotogramma, e non è poco sai. Un abbraccio Anna.

il 21/04/2018 alle 21:18

Dire bella non e' giusto direi bellissima ,con scorci di fotografie in bianco e nero ormai inesistenti agli occhi dei piu',bravissima

il 23/04/2018 alle 15:29

Grazie Paolocci

il 23/04/2018 alle 21:40