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Pubblicata il 04/02/2018
Sono felice qui, nella mia vecchia casa
ci son giardini, fiori che conosco solo io
ricordi salati, cari, come bimbi nati male

mi aggiro in punta di piedi, sospeso,
attento come un gatto, io non so cosa ogni angolo
nasconde, un tesoro, un cadavere, una possibilità

sono triste qui, nella mia vecchia casa
di poco vivo, niente attendo se non la notte
che arriverà improvvisa, come un vecchio amore, forse, che torna
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Mi piace quest'atmosfera tra il nostalgico e l'inquietante....

il 05/02/2018 alle 08:52
373

l'atmosfera intima ricreata in una metafora.. io la sento non triste propriamente, ma quasi come se giunto al punto in cui si trova, il tuo giardino fosse pieno di cose vissute nel tempo e dal tempo... e tu ne traessi le conclusioni. la trovo malinconica, sì.. non triste. ma una malinconia dettata dal percorso.

il 05/02/2018 alle 09:57

è un po' una foto ritratta sul filo del paradosso, si cara Reb, non è triste anche se può sembrarlo, grazie, e grazie anche a te Sabyr, mi piace "inquietante"....

il 05/02/2018 alle 11:16

Ciao Ciro, abbiamo tutti una vecchia casa nella quale amiamo rifugiarci in cerca di ristoro. Bellissimi versi, amico mio.

il 08/02/2018 alle 11:24

grazie Anna!

il 08/02/2018 alle 13:06

bravo :-)

il 27/03/2018 alle 11:12

grazie cangio, sono contento della tua presenza

il 27/03/2018 alle 15:16

Non ho capito che c'entrano "i bimbi nati male".

il 03/03/2019 alle 18:44