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Pubblicata il 02/11/2017
Riponete i vostri cuori
nei loro canòpi
e dovranno pesare
quello che è imposto.

la falce lunare segue
il mio incedere maestoso
e di questa visita notturna
e delle oasi di silenzio
che troverete sulle sponde
dell'oceano di sale
mi renderete merito
sino al termine
di quello che voi chiamate
il mese vuoto.

nell'ultimo solstizio d'inverno
ho respinto gli ardori
degli amanti di terracotta
ed i vostri coriandoli
che calavano densamente
come candida neve
su questa arida steppa.

pregate perché resti fissa
nella vostra memoria
sono tutta un calore
ma non posso dilaniarmi
ucciderei la cucciolata.
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373

a me tantissimo l'incipit ma bella tutta.

il 03/11/2017 alle 13:28

.... è una poesia d'ottobre, di quel mese che in Medioriente viene chiamato il mese vuoto.

il 03/11/2017 alle 14:27