PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 27/09/2017
-Dal bosco il profumo dell’estate fugge
accarezza il vento l’ultimo contraltare
d’una banchina solitaria e muta
-Un uomo seduto appare diafano
timbro silenzioso di solitudine calla
verginea fragilità dalle bianche ali
la sola regina d’isola fetale
dalla vena illesa di beltà trascesa
indifesa lingua, perla sgranata
da mille calabroni roteanti
inquina la falda soporifera
della visione innevata di poesia.
-Le mani nascoste alla lama
destano ghigni di fuggitivo latrato
la pretesa d’afferrare l’alto volto
nel sole che culla il giorno adulto.
-Brivido trasuda la vena del colle
pianto di riverbero cinguettante
rugiadoso vortice di cuore derelitto.
.Padre addio lento l’amore serra.
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