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Pubblicata il 09/07/2017
Voluttuoso come una vongola verace in vacanza nella vasca di un vivaio dell'alto varesotto, volsi le mie voglie verso una vistosa villeggiante vestita in Versace , venuta in Versilia da Varsavia.
vivacizzai l'evento con un vorticoso giro di valzer in una vecchia balera di Viareggio, in un vis-a-vis ravvicinato, poi, ritornando al tavolo,
tra un vermuth e un vol-au vent, appoggiai per sbaglio la mano in un vaso di violette dove si era annidata una vipera vigliacca la quale, mi inoculo' il suo veleno, procurandomi una rara forma virale di varicella verrucosa!
fortunatamente nel locale c'era un valente veterinario che mi curò velocemente con una sua speciale pomata a base di verdure sbiancate nella varechina e così, vivaddio, dopo una cenetta con vellutata alla valeriana, coda alla vaccinara e un buon vermentino vivace, mi risollevai come Vercingetorige verso i Visigoti e rivolsi allora le mie voglie verso altri versanti.
cosi, vuoi per un mio velleitarismo virtuoso, vuoi per una mia predisposizione verso le vene varicose, mi dedicai vivamente alla pratica del volo a vela con l'aiuto di un valoroso veterano del volo su Vienna. Mi venne però il voltastomaco fino al venerdi
successivo e così, visto il mio viso bianco come una verza anemica, mi recai velocemente in via Visconti di Vimodrone da un noto visagista che, con un validissimo trattamento a base di lava vulcanica e Vov, mi fece rinascere come Venere dalle acque ! Evviva !
veni, vidi, vici !
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Non è una poesia. Però l'ho trovata spassosissima. Molto più godibile di tante liriche o presunte tali...

il 09/07/2017 alle 16:55

Volenteroso sprone intrinseco!

il 12/07/2017 alle 18:07