Un proiettile, sparato dall'uomo bianco, colpì il mio destriero Shalimar al collo.
Ciò lo costrinse a genuflettersi al suolo; nulla esistì intorno a me, se non la straziante
visione della sua possibile dipartita.
Mi riversai sul suo corpo sanguinante e gridai al nemico di non inveire per nulla al mondo
o avrei sventrato e poi divorato il suo cuore ingrato.
Egli, carpendo il mio dolore, gettò la sua arma in terra e mi aiutò, inaspettatamente a soccorrerlo.
Tutti quanti i soldati smisero, ad un tratto, di combattere.
Si guardarono, in volto, attoniti... e la battaglià cessò miracolosamente.
Il sangue del mio destriero impedì, così, che si versasse altro sangue.
Curammo la sua ferita e quella tra i due eserciti si rimarginò per due lune piene.
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