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Pubblicata il 04/06/2017
Giunse il momento di riprender l'armi in mano
Mia dignità reclama giustizia mai attesa invano

Un uomo che memoria tacque del suo passato
E' un essere che suo malgrado non è mai nato

Il mio verbo risponde al tuo richiamo fragoroso
Spade spezzate dinnanzi ogni fremito glorioso

Verità vibranti scuotono codeste vetuste mura
E' diventato rosso il cielo, oltre l'offesa radura
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bei tempi furono insieme siamo stati, ti abbraccio

il 04/06/2017 alle 22:55

In effetti un uomo che non ha passato non è mai nato e nascere oggi è facile udire tamburi di guerra....Notte

il 04/06/2017 alle 23:19

Ricambio con affetto, amico Fabio! Grazie infinite!

il 05/06/2017 alle 12:55

Tamburi di guerra incessanti, Mirella! Grazie del gradito contributo!

il 05/06/2017 alle 12:56
Jul

Sir, sei uomo d'altri tempi! Sempre gentile e propenso alla buona parola per moltissimi di noi. Ciao...

il 05/06/2017 alle 19:43

Desidero da tempo che codesto sito diventi il migliore, amica Giulia! Purtroppo, nonostante il mio e l'impegno di alcuni, te compresa, il messaggio non giunge in profondità! Grazie infinite per le tue belle parole!

il 05/06/2017 alle 22:00

Grazie tante, Don! I miei rispetti!

il 06/06/2017 alle 21:38

aver voce nel turbinio dell'incessante affronto di realta'laddove esternar vision divenga brusii nel concitato istinto e richiamar uomo a tal prodezza ammirevole sia nel calar impavido coraggio e mera disillusione ch l'umana attrazione sia degna aspirazione di fonderne verita' ed umile appagatezza con ammirazione genesis

il 06/06/2017 alle 22:10

Grazie immenso, amici mio, !

il 07/06/2017 alle 00:07