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Pubblicata il 15/06/2016
Sorride sul fondo barca, la deriva
sorseggiando rimpianti nel porto della sera
sul finire apparso morente fragile attracco
ripete a memoria rotte di storie fuori vena
disorientando tormenti arruffati alla bolina
saltellante, scalando stelle fino in cima.
In promessa di cuore rassegnato
ad esser panca d'un futile fato
fa dispetti all’unico svanito modo
che negando la fuga al centro
rallenta il cuore seduto sul respiro .
Petto rapace, amore in volo d’essenziale
colori la pelle al vivere banale
bambino mio tenero mio soave
sei porto d’aurora, fremente cor astrale.
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Belle immagini e sorprendente chiusa, dove ogni soggetto trova il suo posto, cioè il tuo amore per il bambino. Ottimo cimento!

il 16/06/2016 alle 12:53

Sì, il mio amore per il bambino dimorato in ogni uomo che sia ancora capace di ascoltarlo! Grazie gentilissimo!

il 16/06/2016 alle 14:20