L'urlo si spande
le grige spore del mio essere
scivolano sulle inconsapevoli esistenze.
cieca e mutilata la ribellione
muore tra le labbra spalancate sul tutto,per nulla.
il pulviscolo confuso del "dovrebbe " risale
le narici ,riempie i polmoni
come denso fango.
la sostanza dei sogni
mi è nemica
e ghigna additandomi,
il suo molle seno appoggiato
alla realtà.
i se sono ali troppo corte
con le quali non si vola