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Pubblicata il 26/03/2015
le tue parole,
bombe in un cannone,
colpiscono il mio fragile
ed inetto essere.
i tuoi occhi fulgidi,
come fulmini prorompono in quest’aria serena.
bruciano queste parole
dentro il cuore,
supplichevole di fronte ad un così
letale dolore.
ma i solchi profondi,
ferite dell’anima
custodiscono semi di speranza,
voglia di bene,
di tornare a godere
della carezza di mano amica,
della struggente dolcezza
del pianto di bimbo
che cerca tenero il sorriso di mamma,
che vado anch’io anelando
lontana da familiari affetti
e da abbracci di terra natia. 25-03-2015
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La solitudine ha diversi pesi che gravano nell'animo umano,ma quello più grande è la mancanza del conforto e di una parola amica.

il 26/03/2015 alle 11:23

Ciò che mi disgusta di più, oggi come oggi, è l'incoerenza.. amica Giovanna! Tutti parlano, parlano.. e poi sono peggiori degli altri! Credo tu non menta e che tu sia una persona vera! Sir Morris

il 26/03/2015 alle 11:33

Vero Deciomassimo. la persona con cui tempo fa ho scritto questa poesia, viveva da straniera la lontananza dalla sua terra e talvolta la diversità. Siamo diventate amiche anche se lei era la mia alunna, e la nostra amicizia dura nel tempo. Grazie, un saluto Giovanna

il 27/03/2015 alle 00:36

Grazie Sir Morris il tuo apprezzamento mi ha fatto veramente piacere sia perché odio anch'io l'incoerenza, la falsità, la menzogna, sia perché ho sempre creduto ed operato secondo coerenza e verità, talvolta fino a farmi male. Ma va bene così. Grazie di cuore, ci vuole un abbraccio! Giovanna

il 27/03/2015 alle 00:39