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Pubblicata il 19/03/2015
C'è un' uomo seduto di fronte
immerso talmente nel suo telefono
che non si accorge di me
di nessuno
allunga le gambe
come fosse in salotto
pare un bambino
immerso nei suoi giochi
e queste ragazze
inutilmente belle
con fili e cuffiette
ridono da sole
ridono, da sole

il carro senza cocchiere
porta tutte queste vite
finiscono i binari in uffici
che son come fabbriche
in case
che son come prigioni
splende un sole malato
tra le brume
e questa disgraziata fame
non di pane
ma di vita vera
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Hai ragione... il mondo è finito! Sir Morris

il 19/03/2015 alle 07:49

:)

il 19/03/2015 alle 08:39

una poesia apparentemente senza respiro, nel finale trova una dolce noia che l'umanizza di più, bravo Arturo

il 19/03/2015 alle 11:27

grazie a tutti, rileggendola forse è troppo disperante, in fondo l'uomo può risollevarsi sempre anche quando tutto sembra perduto, è già successo tante volte..un'abbraccio a tutti

il 23/03/2015 alle 22:20

grazie cara rich,, mi dai sempre da pensare

il 27/03/2015 alle 21:58