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Pubblicata il 14/03/2015
Vorrei cantare la mia Terra…

ah, saper scrivere versi e poi
sentirli vibrare dolcemente sulla carta…
saper cantare la mia terra
e con occhi sazi di antichi ricordi
rivedere come in parata forti ulivi
e tenaci vigneti, nella sconcertante bellezza
della loro splendida uniformità.
un inno alla vita e alla gioia di vivere
al sole delle Puglie, che scalda, anima, fa pulsare
una profonda serenità che si respira nel cuore.
scrivere versi per cantare l'emozione sincera
per tutto ciò che è vivo ed autentico:
un fiore, un filo d'erba, il mare cobalto della mia terra
che è un nastro in lontananza ed amoreggia
all'orizzonte col blu del cielo.
ricercarne la freschezza trasferendola nel segno
scritto su un foglio con immediatezza espressiva,
che celebri l’amore per questa bella Regione.
rendere un doveroso omaggio alla sua solare bellezza,
un piacere da gustare a fondo, senza fretta,
per amare un po’ di più la vita, per sentire
la poesia delle piccole cose entrare in noi,
per sorridere col cuore e con l'anima.
saper snocciolare verso su verso sapientemente uniti
l’uno all’altro in nuclei di significati,
assaporandone l’intrinseca bellezza, se lo scrivere
provenga da mano capace….
l'anima allora si immergerà nel papavero in fiore,
nella piccola violetta cresciuta timidamente
fra i giganti eppur già bella, nel bianco
e nel giallo delle margherite.
gocce di luce nel cielo comporranno inni ed il vento
che fa ondeggiare fiori ed erba non scomporrà l'incanto,
ma lo rinnoverà con la sua lietezza frusciante.
saper cantare in versi un inno al colore
e al sole dei nostri magici paesaggi con grande maestria,
e rivelare al lettore di essere profondamente innamorato
della luce, del sole d'estate che inebria e stordisce,
della mia amata terra…
con i miei versi mostrare scorci
di questo paradiso immerso nella calura
dei pomeriggi d'estate: muri battuti dal sole,
imposte chiuse per trovare un po’ d'ombra,
niente e nessuno in strada, solo miriadi di fiori
sui balconi, sugli usci e qualche panno steso al sole.
saper rendere con i miei semplici versi
la sensazione di immobilità che si respira
nella nostra terra nei pomeriggi di luglio e agosto:
la vita sembra essersi fermata in una dimensione insondabile;
un silenzio senza confini avvolge il paesaggio;
si respira nell’aria un accordo perfetto
con le cose: l'armonia del benessere diventa palpabile,
gioia del rinnovamento primaverile,
dell'intensità dei colori d'estate.
e ci si riinnamora un pò della vita.
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