PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/11/2014
Nella vita di un lettore,
capita di avere
incontri ravvicinati
e intensi,
con gli autori
il cui nome
significa letteratura.
questa notte,
nel buio della mia stanza,
ho incontrato Bukowski.

mi sono avventato
su di lui,
gli ho morso
un orecchio.

É caduto.

si é rialzato
e, proprio
mentre
stavo avendo
la meglio,
offendendolo
perché si era
permesso,
lui ubriacone,
lui bastardo,
lui amorale,
di entrare nel mio
animo
con scaltra passione
lui,
mi ha atterrato.
spingendo
la mia testa
sul pavimento
sussurrava,
quasi docilmente,
"Up your ass".

sapeva di vino,
alcol scroccato,
di scarafaggi
ed aceto!

ah! Charles,
se ti avessi incontrato
prima,
nei miei giovanili
anni,
ti avrei offerto
io da bere,
o lo avremmo
rimediato insieme,
le mie serate alcoliche
sarebbero state
più sobrie
anche se
trasbordanti liquore.

i miei canti
stonati, urlati
alle stelle,
ad occhi chiusi
dalle vie del centro
verso via Piave,
sarebbero stati
sinfonie di Brahms
e vino,
in tua compagnia.

se così
fosse stato,
stanotte
ti avrei stracciato.

ma adesso,
sento un forte
mal di testa
e ti odio,
dirty Old Man
ti leggo
ti impreco e
ti rimprovero:
perché
non suonasti
al numero 43
quella notte
in cui il tuo
canto
irruppe nella via?
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Eccellenti versi irrompono nel mio di animo, carissimo Gianluca! Superba iperbole dagli spunti acuti e seducenti! Sir Morris

il 18/11/2014 alle 12:49

Sir, i tuoi commenti mi fanno sempre balzare di gioia. Peccato che sono andato a mettere un refuso proprio nel titolo.

il 18/11/2014 alle 14:00