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Utente eliminato
Pubblicata il 24/10/2014
L’acqua scende dal suo cielo gonfio ed irrequieto
la mattina comincia con il tamburellante suono
la malinconia prende spago e si mescola spinosa
al mio caffè, amaro lieve del giorno che s’appresta equivoco
la stanza ha il subbuglio dell’ondata postuma del giorno prima
avere tanto da fare e finire a pettinare un contraddittorio pensiero
e impelagarsi con poca scaltrezza nei meandri sentieri
il sentimento che nasce in un giorno tragicamente sbagliato
prendo tutto di petto malgrado un torace scarno
e senza entusiasmo alcuno risolvo da me, le grandi questioni dell’esistenza

l’acqua continua imperturbabile e accesa
sono lieto e intimidito dentro una scatola sola
il mio cane si nasconde sotto una cisterna d’olio
arriva anche la voglia di perdermi sulla strada
magari con una camicetta aperta
e con l’acqua che scivola dal mio volto fin giù sotto le scarpe
l’immagine romantica del mio tempo
la simbiosi dell’accettar la natura e il destino
ma che idea stupida! E la ragazza da una gamba sola
che conobbi un giorno a novembre dieci anni fa
l’avrebbe fatto per davvero al fine di farlo semplicemente

l’acqua continua, è pioggia in fondo, niente di nuovo
eppur pare una cascata colorata delle parti orientali
eppur pare qualcosa che merita attenzione e luce
eppure pare, s’accende l’animo, per nulla
È solo pioggia, e tu che ansimi d’attese nuove
pensi che siano lacrime d’angeli su nuvole serene

no, non è questo lo scritto che cercavi
e amo anch’io le fragole e il miele,
la vita per me è compagna sacra, il diamante sotto il letto
ma è solo pioggia che arriva per poi svanire
come la gioia o come la caccia al cinghiale
quella, quella che non hai fatto mai!
e’ solo un altro grigio giorno
e’ solo un'altra povera poesia del mondo
E l’autore che convive col conflitto perenne
tra l’arte sua del vero e un lavoro assurdo come consulente
e’ solo qualcosa che già ha tracciato il volo
nell’animo tuo, sincero e buio, hai già osservato e appreso
e’ solo questo, perché d’altre illusioni par vero che poi le paghi, vero!

l’acqua scende e sembra un esplosione di ricordi
come queste quattro parole, e anche un bambino
chiunque potrebbe scalfire il giorno con un dizionario accanto
e di sicuro un altro paroliere son anni che miete al buio
ed è acqua, che poi va via, lasciando ad altri
compagnia, beltà e tormenti

ho quasi finito, di parlare al vento
e di scrivere poesie per l’ideale
il pubblico fantasma nel teatro di un bosco
e se dirò che nel profondo dell’applauso non m’importa
tu penserai che mento!

ed è questo che mi uccide dentro.
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Potenzialmente un capolavoro! Sir Morris

il 24/10/2014 alle 11:47